Brigata Nino Stella

Eroi della resistenza nel vicentino

Il seguente ordine di operazione è relativo alla continuazione del rastrellamento della Piana di Valdagno

  1. Ubicazione delle bande La zona a nord-ovest di Verona, entro la linea Dolcè-GrezzanaTregnago-Arzignano-Schio-Recoaro-Ala-Dolcè, è tutta infestata da bande, specialmente la regione fra la Valle d‟Illasi ed il fiume Agno, a nord del tratto Tregnago-Arzignano.
    Quali basi d‟azione delle bande vengono segnalati:
    a) La zona Campofontana-Durlo-Campodalbero. Vi si troverebbero postazioni ben predisposte, depositi di viveri ed un campo di 65 prigionieri di guerra.
    Nei dintorni sono stati arruolati tutti gli uomini fino ai 60 anni. Formano un gruppo di bande al comando di un tenente italiano, Sergio.
    b) I comini di Badia Calavena e Selva di Progno, a Nord, sono sotto il dominio completo delle bande. Pochi giorni fa, l‟1-9-44, hanno avuto luogo, proprio a Selva di Progno, trattativa per una sospensione delle ostilità fra una delegazione italiana e parlamentari delle bande.
    c) Nella zona Nogarole-Monte Faldo-Selva di Trissino si troverebbero gruppi di banditi i cui effettivi si aggirano sui 400 uomini: essi costituiscono la brigata “Ateo Garemi” e il battaglione “Danton” con quartiere generale a Roccolo e Righettini (a 2 km. a nord-ovest di Nogarole).
    d) Tre cosidetti battaglioni di 150 uomini ciascuno nelle contrade Pellizzari, Morgante e Menon, a nord di Selva di Trissino.
    e) Ad Albieri di Castelvbecchio (a sud-ovest di Valdagno) sono acquartierati 29 banditi.
    f) Luoghi di pernottamento di gruppi di banditi nelle masserie di Osti (1 km. a nord-ovest di Nogarole) , Faldo (2 km. a nord di Nogarole), Roccolo (mezzo km. a nord-ovest del Faldo), contrada Mastrotii (1 km. a nord di Monte Faldo), contrada Menon (km. 1,5 a occidente dei Mastrotti).
    g) Baraccamenti di approvvigionamenti viveri sul Monte Croce del Bosco (3 km. a nord del M. Faldo).

    Il numero dei banditi ammonta per sentito dire a 2.000 uomini. Il loro armamento consiste di una mitragliatrice, di fucili e pistole, fra cui anche pistole automatiche. Non è stato accertato se siano in possesso di armi pesanti. E‟ da supporre che armi e viveri vengano paracadutati da aerei. Sono stati osservati segnali luminosi all‟avvicinarsi di aeroplani nella zona di Bolca e presso Campodavanti. Le bande nel loro insieme sottostanno ad un capo-banda, certo Marozin, che si autodefinisce comandante della legione Monte Pasubio. Egli sostiene di essere in contatto via radio col governo Bonomi a Roma, dal quale riceve anche istruzioni. Marozin viene descritto come persona magra, smilza, dal naso aquilino, di fronte bassa, con piccoli occhi dallo 66 sguardo pungente, i capelli neri, ricciuti, lo fanno rassomigliare nell‟aspetto ad un ebreo

Per procurarsi viveri sufficienti le bande si sono limitate finora a qualche rapina nelle località vicine. Vengono addestrati militarmente e attendono ulteriori ordini. Avanzando gli Anglo-americani, esse dovrebbero occupare Vicenza e altri capisaldi. I collegamenti fra i vari gruppi vengono mantenuti da staffette in bicicletta e appiedate: sulle cime hanno installato a tale scopo delle stazioni ottiche. Il morale non sembra molto elevato, il vettovagliamento appare difficoltoso e scarsa l‟efficienza per la lotta. Fra le bande si nota per esempio una certa tendenza comunista con la presenza di commissari. Segni distintivi dei loro membri: nastrino bianco-rosso-verde con un “FL2” sulla parte destra del petto. Ovviamente si deve rilevare che ci sono le più svariate uniformi, fra cui anche quelle tedesche. E‟ da considerare certo che presso i singoli gruppi delle bande o presso lo stato maggiore delle bande si trovino ufficiali stranieri, particolarmente inglesi e americani. Appena fatti prigionieri, essi vanno condotti senza indugio al superiore Comando delle unità combattenti (dopo aver fatto rapporto al comando di compagnia).
2. Incarico Al gruppo di azione Burger (espressamente costituito per l‟attuale impresa) viene ordinato di rastrellare in detta zona i membri delle bande e di sterminarli. A prescindere dalle necessità tattiche per motivi semplicemente propagandistici e morali, va fatto ampio uso delle armi pesanti assegnate. Effettivi a) Forze proprie Comando d‟azione Burger 10-204 Prima Compagnia 3-75 I-17 II. 1-23 III. 1-25 KT 1-8 C. 3-73
Asseganti alla stessa:
da Idro una pattuglia radio (motorizzata) dotata di apparecchio di 15 Watt; 2 autoblinde da ricognizione, che devono mettersi a disposizione a S. Giovanni a partire dalle ore 4 del 12-9-44. 
Forze in settori attigui A Occidente: il gruppo di combattimento del tenente colonnello Dierich, avanzante verso il nord nella Valle d‟Illasi. A Oriente: a Chiampo il Comando dei gruppi di combattimento e le compagnie del battaglione russo, che dalla Valle dell‟Agno e del Chiampo puntano su Nogarole. A Nord: gli effettivi del reggimento italiano M63, formanti una barriera all‟altezza di Monte Zevola-Campodavanti_Spitz_Monte Civillina e Lughezzano, nonché il plotone di gendarmeria di Recoaro, rastrellante la zona attorno a Campodavanti e Fongara. La linea di sbarramento ad ovest del gruppo del tenente col. Dierich viene occupata dal battaglione mobile motorizzato “Verona”4. Attuazione Il giorno 11-9-44 alle 14,00 la compagnia parte su autocarri da Vestone e da Nozza e raggiunge entro le 19,00 S. Giovanni, a 22 km. a nord-ovest di Verona. Lì seguono più dettagliate istruzioni.
Inizio dell‟attacco: ore 5 antimeridiane. Durata prevedibile della operazione: 4 giorni. Equipaggiamento: divisa di servizio oppure cachi. Tascapane e borraccia al cinturone. Telo da tenda arrotolato sul tascapane. Corpetto, coperta e altri oggetti nel sacco.
Armamento e munizioni: tutte le mitragliatrici pesanti e leggere adatte all‟impiego con le relative munizioni di prima dotazione, le pistole automatiche con munizioni per 180 tiri ciascuna, i fucili per 150 tiri ciascuno. Una pistola lanciarazzi per ogni plotone, ciascuna con 5 tiri, bianchi, verdi e rossi. Carte topografiche: pervengono tempestivamente ai singoli plotoni. Approvvigionamento: la razione di via per 2 giorni viene distribuita agli uomini nel corso della mattinata dell‟11-9-44; essi devono 68 portarla con sé.

Il furiere provvede a prendere con sé l‟approvvigionamento di via per ulteriori due giorni, incluso il caffè macinato. 5. Disposizioni per i rapporti Qualora distaccati dalla compagnia, i plotoni devono riferire giornalmente entro le 14,30 al comando della compagnia stessa. a) la propria posizione; b) la zona nella quale stanno rastrellando il nemico; c) dove si è svolto un eventuale combattimento; d) possibilmente il nome, gli effettivi e l‟armamento della banda con cui sono venuti in contatto, il nome del capo, alle dipendenze di quale maggiore unità essa opera; e) perdite dell‟avversario, specificando il numero dei morti, dei prigionieri, degli individui fatti prigionieri perché sospetti di connivenza col nemico e di quelli catturati per venire adibiti ai lavori; f) gli avvenimenti particolari: accertamento dei punti nei quali vengono paracadutati uomini o materiali, degli impianti radio riceventi o trasmittenti, ecc. 6. Segnalazioni Parola d‟ordine: Selva

Segnali luminosi: bianco = noi ci troviamo qui
2 volte rosso = chiediamo rinforzi
rosso in una determinata direzione = il nemico si trova lì
bianco e verde alternati = fine dell‟azione

Lavoro coatto Individui fatti prigionieri per venire impiegati in lavori, specie ragazze robuste, devono essere avviati al comando di compagnia.

Comando di battaglione, centro raccolta dei prigionieri e posto di pronto soccorso: per ora a S. Giovanni. Comando di compagnia, centro di raccolta dei prigionieri e posto di pronto soccorso; ne verrà comunicata l‟ubicazione al momento opportuno. 9. Varie I plotoni ricevono volantini propagandistici da distribuirsi in tutti i comuni. I banditi fatti prigionieri devono essere consegnati al comando di compagnia e, dopo breve interrogatorio, fucilati o impiccati; i capi devono essere consegnati al Servizio di sicurezza. BANDITO E‟ COLUI CHE DETIENE UN‟ARMA, PORTA CON SE‟ MUNIZIONI, COLUI DALLA CUI CASA VIENE APERTO IL FUOCO, CHI NON E‟ DOMICILIATO IN QUESTA ZONA E NON VI HA UNA PROPRIA OCCUPAZIONE. Ai banditi bisogna domandare dove si trovino campi di prigionieri, se vi sono tedeschi e così via. 
Gli speciali documenti di legittimazione (OT) devono essere corredati nel corrente mese del tesserino celeste speciale. Chi ne è privo deve venire avviato al comando di compagnia. A proposito della distruzione di edifici, della perquisizione delle abitazioni, degli stallaggi, ecc., rimangono in vigore gli ordini impartiti. Il bestiame dei banditi deve venir ammassato e condotto al comando. Richiamo particolarmente l‟attenzione sugli ordini relativi ai saccheggi.

Disertori tedeschi fatti prigionieri devono venire avviati al comando indicando le circostanze della cattura, se in possesso di armi, se ammanettati. Al termine dell‟operazione, al più tardi entro le 12,00 del 16-9-44, va presentata al comando di compagnia una breve relazione sui combattimenti. 70 Copie del presente ordine vanno distribuite: 1 ad ogni plotone 3 1 al gruppo comando 1 1 al servizio informazioni 1 3 alla riserva 3

Totale 8 Visto: Damker maggiore di Gendarmeria F.to: Giesel Primo Tenente di compl. della Polizia di sicurezza e comandante di compagnia