L'episodio, in sè, non si colloca entro l'area di competenza della Brigata Stella, ma facendo parte del più generale rastrellamento che colpì la Stella ci sentiamo di riportarlo.
Martedì, 11 luglio del 1944, l'alta valle del Chiampo era coperta dal fumo delle case incendiate da un rastrellamento iniziato il 5 luglio che proveniva sia dalla parte di Castelvecchio di Valdagno che da Arso (Chiampo). Sabato 8 luglio venne ucciso, da due partigiani della banda Marozin, un tedesco in avanscoperta. Venne immediatamente spogliato e seppellito, ma questo mise in allarme tutta la popolazione di S.Pietro Mussolino che si diede alla fuga verso i casoti nei boschi.
Il rastrellamento era stato deciso qualche diorno prima, si veda I rastrellamenti del 5 Luglio, ma nella loro istintiva semplicità finalizzata alla sopravvivenza gli abitanti di S.Pietro Mussolino si preparano alla rappresaglia.
Ripeto che il rastrellamento era già stato deciso, ma ancor oggi la popolazione è convinta che il rastrellamento e la strage siano state conseguenza della morte del tedesco (1)
Molti degli abitanti di S.Pietro, portano i loro poveri beni in canonica pensando che non sarebbe stata saccheggiata.
don Luigi Bevilacqua rimase al suo posto mentre la popolazione fuggiva. Non era uomo da aver paura, aveva fatto durante la guerra il cappellano militare negli arditi; suona le campane, dice messa e svolge le SS Funzioni. Le campane furono purtroppo un elemento che insospettì (o fu un pretesto) i tedeschi che lo accusarono di mandare segnali ai partigiani.
Domenica 9 Luglio i rastrellatori, in numero di due, arrivano a San Pietro e cominciano a sparare su tutto quello che si muove. Arrivati alla Chiesa vengono affrontati dal coraggioso parrocco che dice di non sapere dove sono i ribelli. I rastrellatori cacciano le donne (madre e sorella del prete) poi con una raffica lo uccidono. Mamma e sorella hanno visto tutta la scena.
Il prete viene preso per un piede, portato in chiesa, poi i rastrellatori ammucchiano sopra di lui sedie e panche della chiesa e danno fuoco a tutto.
Il Semeraro, testimone oculare che aveva visto nascosto tutta la scena, poi riferisce ai paesani
"Questi non erano tedeschi, parlavano italiano con accento veneto", poi i rastrellatori salgono a contrada Ronga, deserta, e danno fuoco a tutto, poi uccidono la Sandron Rachele dio anni 54 e la vedova Rancan di anni 52, poi Mettifogo Antonio di anni 73.
Il Massacro fu molto più vasto, la fuga degli abitanti delle contrà salvò molti di loro, ma gran parte delle case distrutta, il bestiame razziato e quello che non potevano portar via venne ucciso.
Lo scopo era quello di fare dell'alta val del Chiampo un deserto.
Centri abitati interessati dal rastrellamento:
- Comune di Valdagno: Castelvecchio, Contrà Zovo, Contrà Busa, Contrà Titaldi, Contrà Tomba-Vallarsa, Contrà Munari; Contrà Zenere di Sotto e di Sopra;
- Comune di Trissino;
- Comune di Brogliano: Quarnienta, loc. Monte Sisvui,
- Comune di Chiampo: Contrà Negri-Pilota, Contrà Dugatti, Contrà Zoccolari, Contrà Arso;
- Comune di Crespadoro: Crespadoro, Durlo, Campodalbero, Contrà Lovati, Contrà Zanconati, Contrà Lovatini, Contrà Sansini e Contrà Caporali; Contrà Franchetti-Ortomani; Contrà Gaiga; Contrà Caliari; Contrà Bruni; Contrà Grobbe; Contrà Orche; Contrà Petrazzini; Contrà Leozzi; Contrà Toiani; Marana, Contrà Meceneri, Contrà Conte, Contrà Cavaliere, Contrà Castagna, Contrà Bosco, Contrà Sartori, Contrà Bertoldi-Fontana, Contrà Lasta, Contrà Zovo, Contrà Tomba; Contrà Repele; Contrà Colombara; Contrà Scaggi; Contrà Lessini; Contrà Chele, Ferrazza, Contrà Colombara, Contrà Ferrari, Contrà Slavina, Molino, Contrà Costa, Contrà Perari, Contrà Maso, Contrà Volpiana di Sopra e di Sotto, Contrà Peroni, Contrà Lovatini, Contrà Sansini; Contrà Meceneri; Contrà Cartiera; Contrà Gattazzi; Contrà Lovezzi; Contrà Gebbani; Contrà Ortomani; Contrà Sottocengio; Malga Porto di Sotto; Contrà Motto; Contrà Perli; Contrà Mecenero; Contrà Gattazzo; loc. Laghetto di Sotto; Contrà Zon; Contrà Rancani; Contrà Longari;
- Comune di S. Pietro Mussolino: Contrà Chiesavecchia, Contrà Chiesanuova, Contrà Mettifoghi, Contrà S. Pietro Vecchio, Contrà Biasini, Contrà Zoccolari, Contrà Cappello, Contrà Roncà, Contrà Cortivo, Contrà Lovari, Contrà Mussolino, Contrà Motti, Contrà Cappello, Casa Verda di Chiampo, Contrà Dugatti; Contrà Molino-Lore; Contrà Mercigaglia; Contrà Disconzo Vecchio; Contrà Lore; loc. Merzo; Contrà Massanghella; Contrà Fabbrica; Contrà Trevisan; Contrà Folaore; Contrà Perari; Contrà Rosega; Contrà Dugatti;
- Comune di Altissimo: Altissimo, Molino, Contrà Val di quà, Contrà Caussi, Contrà Val di là, Contrà Cengio, Contrà Cocco-Lasta, Contrà Disconzi, Contrà Fochesati, Contrà Cavaliere; Molino; Contrà Campanella; Contrà Lovari, Contrà Bertoldi; Contrà Gromenida; Contrà Bauci; Contrà Grobba, Contrà Sacco; Contrà Sottoriva; Contrà Sartori; Contrà Costa di Molino; Contrà Albiero; Contrà Gecchele; Contrà Mettifoghi; Contrà Trevisan; Contrà Perari; Contrà Mozzi; Contrà Zerbati; Contrà Monchelatto;
- Comune di Vestenanuova (Vr): Vestenanova, Vestenavecchia, Castelvero, S. Bortolo delle Montagne, Contrà Brusaferri, Contrà Mettifoghi, Contrà Montanari, Contrà Pezzati; Contrà Tibaldi, Contrà Pasqualini, Contrà Lusi, Contrà Ragano.
I nazi-fascisti coinvolti:
- SS und Polizeifüher Oberitalien-Mitte 1.4. -Comando Superiore Centro Italia della polizia e delle SS.
- 1.Fallschirmjäger Mortar Battailon - 1° Btg. mortai paracadutisti, della 4. Fallschirmjäger-Division - 1.Fallschirm-Korps - 4^ Divisione del 1° Corpo Paracadutisti.
- Otto Laun.
- Fallschirm-Aufklärungs-Kp. I - 1^ Compagnia esplorante paracadutisti della 4. Fallschirmjäger-Division - 1.Fallschirm-Korps - 4^ Divisione del 1° Corpo Paracadutisti.
- Joachim Pagel
- Luftnachrichten-Betriebsabteilungen zur besonderen Verwendung 11.
- Diebold Ludwig.
- Polizei-Freiwilligen-Bataillon Verona - 40° Btg. d'allarme mobile “Verona”.
- Ciro Di Carlo e Bruno Reggiani.
- Truppe tedesche di presidio a S. Giovanni Ilarione (VR) e Chiampo, non meglio identificate.
- GNR di Vicenza.
- Otello Gaddi Otello;
- Danilo Silvano Fabris.
- Btg. “OP” (Ordine Pubblico) della GNR di Vicenza.
- Paolo Antonio Mentegazzi.
- Compagnia GGL (Guardia Giovanile Legionaria) della GNR di Vicenza.
- Girolamo Bardella, Umberto Scaroni, Benito Tagliaferro e altri.
- PAR (Polizia Ausiliaria Repubblicana) di Vicenza.
- Giovanni Battista Polga, Aureliano “Aurelio” Schlemba, Giovanni Comparini, Mario Fontana e altri.
- 1^ “Compagnia della Morte” del PFR di Vicenza.
- Squadra d’Azione “Pionieri” dell’ONB di Vicenza.
- Squadra d’Azione del PFR di Chiampo, Montebello e Valdagno.
- Gio Batta Zanconato, Ruggero "Povoleri" Mazzocco, Francesco Cacciavillani, Veronica Trentin e altri
Vittime decedute
Totale 54 di cui 52 civili e 2 partigiani. Donne 13
i nomi delle vittime
deceduti a Chiampo:
1. Pietro Anselmi; partigiano, fucilato a Chiampo il 9.7.44;
2. Antonio Faedo di Gio Batta; civile, ucciso a Casa Verda in Contrà Dugatti di Chiampo il 9.7.44;
3. Caterina Faedo in Negro, cl. 1894; civile, barbaramente trucidata in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
4.Gio Batta Faedo; civile, ucciso a Casa Verda in Contrà Dugatti di Chiampo il 9.7.44;
5. Carlo Fracasso, cl. 1874; civile, barbaramente trucidato in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
6. Giuseppina … in Fracasso, cl. 1885; civile, barbaramente trucidata in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
7. Giuseppe Melotti; civile, barbaramente trucidato in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
8. Albino Negro, cl. 1884; civile, barbaramente trucidato in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
9. Lucia Negro di Albino e Caterina Faedo, cl. 20; civile, barbaramente trucidata in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
10. Francesco Pretto; partigiano, fucilato a Chiampo il 9.7.44;
11. Isacco Serafini, cl. 1885; civile, barbaramente trucidato in Contrà Negri Pilota di Chiampo il 10.7.44;
deceduti a San Pietro Musolino:
1. Antonio Antoniazzi, 71 anni; civile, viene ucciso fuori Contrà S. Pietro Vecchio l’11.7.44;
2. Antonio Mettifogo, cl. 1871; civile, ucciso dai tedeschi a S. Pietro Vecchio il 9.7.44;
3. Dorotea Rancan, cl.1892; civile, uccisa dai tedeschi a S. Pietro Vecchio il 9.7.44;
4. Giovanni Rancan di Giocondo, cl. 1875; civile, ucciso dai repubblichini in Contrà Bassa di S. Pietro Vecchio il 9.7.44;
5. Girolamo Bauce, cl. 1874; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
6. don Luigi Bevilacqua, cl. 1877; sacerdote, trucidato dai fascisti repubblicani a S. Pietro Mussolino il 9.7.44;
7. Paolo Bauce; civile, ucciso a Contrà Lovari di San Pietro Mussolino il 9.7.44;
8. Romano Cocco, cl. 1872; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
9. Antonio Dalla Valle; civile, ucciso a Contrà Lovari di S. Pietro Mussolino il 9.7.44;
10. Francesco Dalla Valle, cl. 04; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
11. Cornelia Farinon, cl.24; civile, uccisa a Contrà Lovari di S. Pietro Mussolino il 9.7.44;
12. Luigi Ferrari, cl. 1884; civile, ucciso a Contrà Mussolino di S. Pietro il 9.7.44;
13. Maria Ferrari, cl. 26; civile, uccisa a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
14. Lucia Mecenero, cl. 1899; civile, uccisa a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
15. Maria Pasetto, cl.19; civile, uccisa a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
16. Assunta Repele, cl. 17; civile, uccisa a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
17. Biagio Rigoni, cl. 28; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino l’11.7.44;
18. Rachele Sandron, cl. 1899; civile, uccisa dai tedeschi a Contrà Ronga di S. Pietro Mussolino, il 9.7.44;
19. Antonio Santolin, cl. 1871; civile, ucciso in Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino, il 10.7.44;
20. Antonio Spadiliero; civile, ucciso a Contrà Lovari di S. Pietro Mussolino, il 9.7.44;
21. Candido Spadilero, cl. 06; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino, l’11.7.44;
22. Paolo Spadilero; cl. 06; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino, l’11.7.44;
23. Lorenzo Tibaldo, cl. 39; civile, ucciso a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino, l’11.7.44;
24. Rosa Tibaldo; cl. 41; civile, uccisa a Contrà Cappello di S. Pietro Mussolino, l’11.7.44;
25. Cesare Xompero, cl. 08; civile,ucciso a S. Pietro Mussolino lungo la strada per Contrà Pezzati, il 10.7.44;
26. Narciso Xompero, cl. 13; civile (impiegato comunale a S. Pietro), ucciso a S. Pietro Mussolino lungo la strada per Contrà Pezzati, il 10.7.44;
deceduti a Altissimo:
1. Elia Enoh Belluzzo, cl. 1869; civile, trucidato a Contrà Grobba di Altissimo il 9.7.44;
2. Francesco Belluzzo di Elia Enoh,cl. 06; civile, trucidato a Contrà Grobba di Altissimo il 9.7.44;
3. Giuseppe Beluzzo di Elia Enoh, cl. 12: civile, trucidato a Contrà Grobba di Altissimo il 9.7.44;
4. Olimpo Xompero, cl.1884; civile, ucciso nei pressi di Contrà Grobba di Altissimo il 9.7.44;
deceduti a Crespadoro:
1. Antonio Colombara, cl. 1887; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44.
2. Giuseppe Colombara, cl. 1886; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44;
3. Margherita Franchetti, cl. 1878; civile; fucilata a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
4. Romano Franchetti, cl. 1899; civile; fucilato a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
5. Domenico Lovato di Luigi, cl. 07; civile; fucilato a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
6. Luigi Lovato, cl. 1875; civile; fucilato a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
7. Maria Lovato, cl. 1873; civile, uccisa sulla strada da Campodalbero a Crespadoro l’11.7.44;
8. Giovanni Pizzolato, cl. 1882; civile; fucilato a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
9. Giuseppe Pizzolato di Giovanni, cl. 04; civile; fucilato a Contrà Lovatini di Crespadoro l’11.7.44;
10. Francesco Roncan, cl. 03; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44.
11. Giuseppe Roncan, cl. 1894; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44.
12. Cesare Tibaldo di Guglielmo, cl. 28; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44
13. Guglielmo Tibaldo di Cesare, cl. 1899; civile, fucilato a Contrà Sansini di Crespadoro, presso il mulino, l’11.7.44.
(1) Pare strano che un tedesco, da solo, si aggirasse per un'area nota come territorio partigiano; si pensa avesse sbagliato strada o che non fosse un tedesco, ma una spia italiana con divisa tedesca.