Forse "Catone" fu troppo burocratico perchè tenne sempre i ruolini dei partigiani combattenti. Questo nel dopoguerra permise il riconoscimento economico alle famiglie dei caduti e lo stesso riconoscimento della quelifica di partigiano combattente, ma questo, durante il rastrellamento del 9-12 settembre 44 si rivelò un punto di debolezza estrema.
I legionari della Tagliamento recuperarono in Contrada Grilli l'elenco di 155 partigiani completo di nome di battaglia, anagrafica, data di nascita, indirizzo. Per tale motivo molti, nell'inverno 44-45, cambiarono il nome di battaglia.
Questo elenco fece infine la differenza tra partigiani che potevano inserirsi nell'organizzazione Todt e altri che dovevano obbligatoriamente nascondersi.
Il fatto che l'elenco fosse stato trovato presso una contrada fece ritenere che la stessa fosse da considerare sicura per nascondersi dato che difficilmente i fascisti avrebbero cercato i partigiani in una zona bruciata. Il ragionamento era giusto, ma non tenne conto delle spie.