Brigata Nino Stella

Eroi della resistenza nel vicentino

Abbiamo già ricordato che la Stella aveva intenzione di proiettarsi verso la pianura e che "Pino" (Clemente Lampioni) venne catturato mentre cercava di contattare la pattuglia che aveva mandato tra i Berici e gli Euganei. Nonostante la morte di Pino il seme era gettato e si stava formando un nuovo battaglione che poi, per ragioni logistiche, si collegò al CLN di Padova operando autonomamente; nel frattempo il 13-15 ottobre 1944 a Poiana Maggiore (Basso Vicentino) avvenne un eccidio

 
Le vittime:
  •  Renzo Bellon di Luigi e Anna Galuppo, cl.14, da Noventa Vicentina; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Enrico Bressan di Primo e Clelia Valerio, cl.24, da Noventa Vicentina, manovale; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Ettore Dal Prà di Umberto e Amabile Marchesin, cl.22, da Noventa Vicentina, ortolano; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Alessandro Dovigo di Gio Batta e Angela Gemmo, cl.25, da Noventa Vicentina, bracciante; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Marino Gemmo “Mario”, nato in Francia e residente ad Albetone; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, ucciso la notte del 13-14 ottobre a Poiana Maggiore presso fattoria dei Brentan e Pastorello.
  •  Antonio Pastorello, cl. 1880, da Poiana Maggiore, bovaro; patriota, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Emilio Pivato di Riccardo e di Amabile Vallerin, cl.17, nato a Tandil (Buenos Aires) – Argentina, residente a Noventa Vicentina, agricoltore; già reduce da tre anni di guerra sul fronte occidentale e in Grecia, partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Pietro Salamon di Ettore e di Elisa Scarpetta, cl.21, da Noventa Vicentina; partigiano del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, fucilato a Poiana Maggiore il 15.10.44.
  •  Partigiano Ignoto “Francia”; partigiano francese del Btg. “Pino”, Brigata “Stella” della “Garemi”, ucciso la notte del 13-14 ottobre a Poiana Maggiore presso fattoria dei Brentan e Pastorello.
I fatti:
Il riuscito aviolancio Alleato di armi ed esplosivo nelle Valli Mocenighe, seguito da atti di sabotaggio e soprattutto dalla distruzione del ponte sul Fràssine a Caselle di Noventa, non poteva non avere ripercussioni.
Da alcuni mesi nel Basso Vicentino stanziava la pattuglia da montagna della Brigata “Stella”, comandata da Giovanni Ferrari “Visela”, molto preparata nei sabotaggi. Un suo partigiano, Marino Gemmo “Mario”, mentre sta rientrando a casa ad Albettone, è catturato, torturato e fatto parlare (solo gli eroi e chi non sapeva niente non parlava).
Dopo qualche giorno partigiani di Noventa e Megliadino S. Vitale (Pd) sono arrestati: alcuni mentre lavorano al Vallo Veneto per la Todt, altri nelle proprie abitazioni. Venerdì 13, il partigiano “Mario” porta i tedeschi anche nella fattoria dei Brentan e dei Pastorello a Poiana, base della pattuglia di “Visela” (Brigata “Stella” – Btg. “Pino”), e nello scontro armato che ne segue muore lo stesso Marino Gemmo “Mario”, un partigiano francese “Francia”, nonché un maggiore tedesco, un maresciallo è ferito e alcuni partigiani catturati, altri, tra cui “Visela” e Onorino Palma “Iung”, riescono a fuggire.
Per rappresaglia e per spargere il terrore la sera del 14 ottobre 6 partigiani della Brigata “Luigi Pierobon” (Aldo Gennaro, Nello Gioachin, Giocondo Vascon, Mario Silvano Rosa, Guido Bruschetta e Giovanni Cremon) sono fatti fucilare dal capitano Lambcke in zona Megliadino S. Vitale (Pd); altri 6 giovani partigiani garibaldini del Btg. “Pino” (Bellon, Bressan, Dal Prà, Dovigo, Pivato, Salomon) e Antonio Pastorello, anziano bovaro che gli ospitava, sono fucilati al “Brolo di Todesco” di Poiana Maggiore la domenica mattina del 15 ottobre.
Nella cronistoria del paese il parroco don Attilio Zuccante scrive che sono seppelliti in una fossa comune, senza la presenza di un sacerdote prima dell’esecuzione e senza esequie. La sola concessione è stata la benedizione delle salme prima dell’inumazione in cimitero.
Tra l’altro, sabato 14 vengono incendiate a Poiana Maggiore le case degli agricoltori Brentan e Pastorello, poiché “non hanno solamente alloggiato i banditi nei loro granai, ma sono anche amici dei banditi”.
 
La risposta partigiana non si fa attendere, e nella notte tra il 18 e il 19 ottobre sono fatti saltare 4 ponti: Roveredo di Guà (Vr) sul fiume Guà, Borgo Fràssine (Pd) sul fiume Fràssine, San Salvaro (Vr) e Bevilacqua (Vr) sul fiume Fratta; “sul piano militare l’azione … fu indubbiamente la più ambiziosa e coraggiosa tra quelle intraprese dal movimento partigiano della Bassa”.
In seguito agli attentati il capitano Wilhelm Lambcke fa catturare e incarcerare nel castello di Bevilacqua centinaia di persone; Mario Nicolini e Alfonso Melotto sono uccisi, molti i torturati, 30 giovani deportati in Germania; Giulio Biscasso “Romeo” (fratello di “Kira”) e Pietro Sinigaglia sono impiccati ai ponti sabotati.
La Memoria:
Una lapide in Piazza a Noventa Vicentina riporta tra i suoi partigiani Caduti, anche i sei partigiani fucilati il 15.10.44. Una lapide collocata nel centro di Poiana Maggiore ricorda tra le vittime civili della guerra 1940-45 anche Antonio Pastorello. Ogni anno si svolge a Poiana Maggiore, intorno al 15 ottobre, una cerimonia commemorativa in onore dei sette martiri.
I nazi-fascisti coinvolti:
- Kommando Este – Comando Zona Padova Sud.
- Wilhelm Lambcke, capitano della Wermacht, comandante della Zona Padova Sud - Kommando Este.
- … Linz, maresciallo del Kommando Este.
- Herward Beschorner del Kommando Este.
- Non meglio precisati agenti di “polizia germanica” (BdS-SD), ma nel “ricordo funebre” di Pivato si attribuisce l'esecuzione di Poiana a “paracadutisti tedeschi”.
- 18^ Brigata nera “Bogon” di Padova – Squadra d’Azione di Megliadino S. Vitale (Pd).
- Lino Cremon e Argia Camiletti.